Quando si entra all’Osteria del Biliardo, sembra di sentire nell’aria quell’atmosfera di gioco che ha contraddistinto i suoi muri dal 1903. Il suono delle stecche e delle palle in buca ci fa rivivere i tempi in cui, da cooperativa ricreativa (il Circolo di…), questa locanda dava ospitalità ai soci del quartiere che si trovavano qui per giocare a biliardo, a carte, a parlare di attualità e politica. Si respira la storia del quartiere in questi tavoli e in questa osteria che anche oggi, con la nuova gestione diretta da Herion, offre piatti di cucina popolare con qualcosa in più: la ricerca della tradizione.

Oggi l’Osteria del Biliardo mantiene i tavoli da gioco, le luci soffuse e il bancone in legno massello, e vuole conservare il senso di comunità e di accoglienza che riservava ai soci in passato, ma aprendosi a un pubblico più ampio. Ai pomeriggi di gioco e aggregazione si sono aggiunte le serate di jazz dal vivo, le presentazioni di libri, le cene a tema e le opere di writers milanesi appese in ogni angolo.

La filosofia della cucina, inoltre, è quella di utilizzare prodotti di prossimità, in zona parco Sud, che spaziano dalle forme di caciocavallo podolico a particolari carni affumicate, rielaborati in ricette della tradizione. Lo stile del servizio rappresenta un connubio di “informalità e professionalità”, come ci sottolinea Herion intendendo personale cordiale con i clienti, ma altamente preparato sulle caratteristiche dei piatti, per soddisfare ogni curiosità sulla cucina.

Vitello Tonnato all’Antica

L’Osteria del Biliardo partecipa all’Alleanza dei Cuochi ed è diretta da mani capaci ed esperte, proveniente da eccellenti scuole alberghiere e una tradizione familiare di ristoratori, ma con una giusta dose di semplicità, che mette a proprio agio il cliente. In ogni stagione si sperimentano piatti differenti, come il celebre “vitello tonnato all’antica” che riprende la ricetta originale che vuole l’uovo al posto della maionese, regalando al piatto un sapore più delicato. Aperti solo a cena e con due giorni di riposo, l’Osteria rispetta la filosofia “slow”, del lavorare per vivere, e non vivere per lavorare, e di offrire a chi passa di qui un’esperienza di comunità e cibo rara e non formale.